Secondo la Cassazione, il barbecue fisso è nocivo e quindi deve stare a distanza

Il barbecue fisso deve osservare la distanza regolamentare ed evitare danni alla salute dei vicini. Anche perché è presunta la sua «nocività», cioè è pericoloso. Lo afferma la Cassazione con la sentenza 15246/2017, riportata dal Sole 24 Ore. Il barbecue costituito da un manufatto in muratura con annesso comignolo, dice la Corte, deve essere qualificato come forno, per il quale risulta applicabile l’art. 890 del Codice civile secondo il quale, per la costruzioni di forni o camini nei pressi del confini, si devono osservare le distanze stabilite dai regolamenti (quelli comunali o di pubblica sicurezza) o, in mancanza, adottare le «distanze sufficienti ad evitare pericoli alla solidità, salubrità e sicurezza», che ovviamente variano a seconda della situazione.  Ciò sta a significare che per gli anzidetti manufatti vige una presunzione assoluta di nocività o pericolosità, superabile solo con la adozione degli opportuni accorgimenti.

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